Avevo sempre schivato con meticolosa attenzione il Presidente, il Segretario nonché Direttore del nostro Periodico e il Vice Presidente – Tesoriere. Lasciando Giovanni per ultimo, la scelta è ricaduta su Carlo, uno dei due “consiglieri con i capelli bianchi”: due soggetti che insieme potrebbero fare concorrenza al gatto e alla volpe. Il nostro Lobina, dietro a quell’aria precisina e a quei toni misurati, nasconde infatti un animo tutt’altro che compassato. Ma facciamo un passo indietro: entra nel gruppo nel 1968, si afferma come uno dei migliori sbandieratori e come un latin lover di fama mondiale. Basti pensare che nella foto sono ritratte solo le ammiratrici che stavano dietro; davanti – parole sue – c’era il delirio. In Consiglio, da Direttore di Banca, si fa apprezzare come Tesoriere: a volte però, bisogna dire la verità, qualche dato lo “padella”, sarà per l’età che avanza o per quel vizio che ha di gonfiare, con la complicità del Presidente, le spese preventive. Proverbiali le sue letture del bilancio in Assemblea, che hanno fatto addormentare generazioni di soci. Ultimamente, complice la vita da pensionato, ha cominciato ad occuparsi di tutto: un po’ come il prezzemolo te lo ritrovi in trasferta, in cucina per le feste in sede, a riordinare l’archivio storico…e potrei continuare per ore, come farebbe lui in assemblea con il dettaglio delle spese e dei ricavi.

Scherzi a parte, Carlo in termini di esperienza, disponibilità e competenza, è veramente una risorsa insostituibile per la nostra Associazione, uno che il Gruppo lo ha visto crescere e lo ha vissuto, quasi ininterrottamente, per oltre 50 anni.

da “L’Alfiere” – n. II – 2020, pag. 3