Lunedì 25 maggio 1998 – La Nazione – Federico D’Ascoli

France mon amour. Sul grande palcoscenico dei Mondiale di Francia c’è posto anche per gli Sbandieratori di Arezzo. I giocatori di bandiera della nostra città precederanno il 17 giugno i giocatori in scarpe bullonate e maglia azzurra, esibendosi allo stadio di Montpellier quarantacinque minuti prima del fischio di inizio di Italia – Camerun, seconda partita del girone eliminatorio. L’ennesimo giorno da ricordare per i ragazzi del presidente Marco Manneschi e del direttore tecnico Pasquale Livi, che nel corso degli anni hanno fatto sventolare le loro bandiere durante gli appuntamenti più importanti dello sport mondiale. In rapida successione: l’Olimpiade di Messico ’68, i Mondiali di calcio di Germania ’74 e Argentina ’78, l’inaugurazione dello Stadio Olimpico nel ’90. E adesso Francia ’98.

Montpellier il 17 giugno, ma non solo. Gli Sbandieratori faranno la spola attraverso le Alpi. “È vero – ci dice il direttore tecnico Livi – saremo tre volte in Francia in meno di venti giorni. Il 28 maggio partiamo per Sedan al confine con il Belgio, dove siamo invitati a una famosa manifestazione storico-folclorisitca, il primo giugno torniamo ad Arezzo per ripartire pochi giorni dopo per Parigi, dove nei giardini della reggia di Versailles, sbandiereremo di fronte a migliaia di invitati alla presentazione ufficiale dei Campionati del Mondo. Fra i presenti le massime autorità della Fifa, il presidente francese Chirac, quello sudafricano Mandela e l’organizzatore Michel Platini. Ancora ritorno in Italia e poi dal 14 al 18 giugno a Montpellier per la partita degli azzurri con il Camerun. Appena il tempo di recuperare le forze e c’è la Giostra di giugno”. Un tour de force a cui parteciperanno trenta elementi, senza però dimenticare che ad Arezzo c’è una manifestazione a cui gli Sbandieratori non possono mancare, il torneo di calcio dei quartieri del 12 e 13 giugno dedicato a Dissennati, fondatore e presidente per un ventennio del gruppo. “Alcuni dei miei ragazzi saranno allo stadio comunale per onorare la memoria di Carlo” assicura Livi.

Saremo anche a Parigi di fronte a Chirac e Platini

Tornando agli appuntamenti francesi, gli alfieri nel mondo del nome di Arezzo presenteranno i pezzi forti del loro repertorio. “A Montpellier riproporremo il saggio tecnico del Saracino di giugno ’97 – continua il direttore tecnico – nelle altre due occasioni, Sedan e Versailles, punteremo sulle acrobazie e gli scambi di bandiere, momenti di alta spettacolarità”. Ma nell’agenda di Livi sono segnate altre date importanti. “All’inizio di agosto saremo a Barcellona e dal 19 al 23 a Nuoro per la Cavalcata Sarda”.

Ma nonostante le continue sortite all’estero, la Giostra del Saracino rimane l’ambiente naturale degli Sbandieratori. “A giugno saremo in piazza con una nuova coreografia tecnica – spiega Pasquale Livi – a settembre, come di consueto, ci esibiremo su un tema ben preciso che ancora non abbiamo definito”. Il discorso a questo punto si sposta sull’argomento della settimana: la bozza di regia di Bandecchi. “I progetti che riguardavano gli sbandieratori – taglia corto Livi – erano semplicemente improponibili. Non autorizzerei mai i ragazzi a fare da cordone protettivo tra i figuranti e la lizza. Sarebbe una responsabilità eccessiva: e se uno dei miei muovesse inavvertitamente la bandiera disturbando un giostratore, cosa succederebbe? E poi: come si può sbandierare tra una carriera e l’altra in mezzo a festeggiamenti e contestazioni?” Due interrogativi senza risposta.