Pubblichiamo, con grande piacere, il contributo di un nostro giovane amico, Martino Rachini (Scuola Primaria Masaccio, classe IV B):

“Ciao, mi chiamo Martino e sono una bandiera usata al Saracino, sono bianco, giallo, blu con in mezzo un triangolo di colore marrone. Il problema di essere una bandiera è che quando gli sbandieratori fanno le loro acrobazie con me, mi gira sempre la testa!!! Un altro problema è che visto che sono sempre posizionata vicino all’Araldo, quando lui parla mi fanno male un sacco le orecchie. La cosa bella e non è un problema, è che sono molto affezionato al mio sbandieratore. Un giorno mi successe che lui si sentì male e allora io dovetti farmi lanciare da un altro signore che per sbaglio mi lasciò cadere. La mia asta si spezzò in mille pezzi, la stoffa si strappò per il vento e…da quel giorno ritornai ad essere un bastone insignificante come tutti gli altri. Un bambino di cinque anni, in quello stesso anno, ad Ottobre mi trovò lungo la strada in un secchio della spazzatura e mi portò a casa sua. Con la colla attaccò tutti i miei pezzi dell’asta e mi legò ad una estremità un foglio colorato per farmi ritornare e riapparire una bandiera. Dopo dieci anni lui diventò un vero sbandieratore e non mi fece cadere più anche perché nel frattempo ero diventata una bandiera vero…legno e stoffa!!! Il ragazzo diventò famoso in tutto il mondo con il nome di FLAGGE (che in tedesco vuol dire “bandiera”).”

 da “L’Alfiere” – n. III – 2017, pag. 5