Entrato nel gruppo un’era fa, veterano nei comportamenti, da rivedere a livello di sbandierata. Viene considerato lo sbandieratore meno sbandieratore del gruppo ma, nonostante tutto, combatte come pochi nel difendere la sua presenza nelle feste paesane più ghiotte con la sua arma più efficace: la battuta pungente. Capendo che il suo futuro non è quello da alfiere, ha puntato dritto alla carica più ambita, quella da direttore tecnico, accumulando per gioco un bacino di eventuali elettori da far tremare le alte cariche.

Voci di corridoio dicono che questo sarà l’anno della consacrazione, dove si allenerà a dovere per raggiungere l’obiettivo più volte accarezzato ma mai stretto, il saggio in Piazza Grande per la Giostra del Saracino. Steno stai attento che dove passa Viganò non cresce più il rigatino.

Detto questo, se c’è una cosa in cui il nostro Riccardo eccelle è essere un grande amico.

da “L’Alfiere” – n. IV – 2018, pag. 5