In un messaggio alla sua “creatura” ha scritto testualmente qualche tempo fa “ora posso lasciarti solo”. Così Enzo si rivolgeva al Saraceno, come un novello Geppetto che parla con il suo Pinocchio.

Questo è Enzo Scartoni, imprenditore, mago della meccanica, musicista per passione, amante della Città che incontriamo per una chiacchierata sul suo rapporto con il Re delle Indie.

Come è iniziata questa storia Enzo?

È iniziata nel 2013 quando mi chiamò Angelo Agnolucci, Presidente dell’allora Istituzione della Giostra del Saracino, dicendomi che avevano un problema con il Buratto che si bloccava, proprio nella settimana delle prove in Piazza Grande.

Mi misi all’opera, insieme al meccanico che fino ad allora si era occupato del simulacro e aggiustammo alcuni pezzi e meccanismi, giochi, boccole, saldature. Praticamente mi consumai le ferie per consentire alla Giostra di essere corsa regolarmente. Alcune componenti le facemmo nuove ma rimanevo sempre in preoccupazione che qualcosa andasse storto, oltretutto anche per le polemiche che scaturivano da quella situazione. I giornali sparavano a zero, i fantini erano nervosi e imputavano al Buratto – e quindi indirettamente a me – tiri sbagliati o carriere corse male.

Una situazione non facile quindi? Come hai risolto i problemi allora?

Per niente facile, no. Furono consultati ingegneri, architetti e chi più ne ha più ne metta, con il risultato di sole chiacchiere e apparenza, facendo delle prove in uno spazio chiuso, che non era la stessa cosa di una carriera in piazza con i cavalli. Fui consultato dalla Istituzione Giostra, dal Sindaco e, nel 2015, avuto il via libera, ricostruii completamente il meccanismo di trasmissione, con una molla che fu realizzata da un mio collega imprenditore di Savona. Inserii inoltre una pompa idraulica che facesse da innesco dello scatto, utilizzando acciai speciali per gli sganci e i tiranti vari. Il tutto, naturalmente doppio, in quanto i “Buratti” sono due, di cui il secondo di riserva e scorta.

Ora Enzo come va? Funziona tutto bene?

Sì, certo, dal 2015 non abbiamo avuto praticamente più nessun problema, anche se le mie preoccupazioni e la mia attenzione rimangono alte. Io comunque sono sempre presente in Piazza Grande durante la settimana delle prove, per le Prove Generali e in occasione delle Giostre. Questo perché ho messo e metto passione, sacrificio, professionalità, impegno su ogni cosa che faccio e ho anche dalla mia il sostegno e la fiducia dei Rettori e dei Capitani dei Quartieri e questo è un grande aiuto per me.

Ecco, questo è Enzo Scartoni, non solo uomo di Giostra e “maestro” della meccanica. Come accennato sopra, non c’è evento o iniziativa benefica o di volontariato che non lo veda presente e protagonista, con le sue musiche, i suoi impianti da fare concorrenza ai Pooh, a rallegrare e allietare gli astanti sempre e rigorosamente a titolo gratuito perché, come dice lui, nelle cose che facciamo ci dobbiamo mettere anche l’amore, il cuore e la passione. Memorabili le sue serate per la Festa dell’Arma dei Carabinieri, per il Calcit, per le Associazioni a sostegno dei disabili.

Ed infatti, Buratto Re delle Indie, è tranquillo ora. Tanti protagonisti si affannano intorno a lui, i fantini con le lance, gli armati, i figuranti, i Famigli Saraceni…ma lui…si fida solo del Suo Enzo e ora…può andare da solo!!

da “L’Alfiere” – n. III – 2020, pagg. 10-11