Torniamo a far visita all’Associazione Signa Arretii, dopo quattro anni dall’intervista fatta all’amico Stefano Giustini, questa volta incontrando il nuovo Presidente, Francesco Stocchi, il quale avrà l’onere e l’onore di guidare l’Associazione nel prossimo triennio.

Francesco, qual è la tua storia con l’Associazione Signa Arretii che ti ha portato fino alla nomina quale presidente?

Mi piacerebbe iniziare ringraziando Stefano Giustini per tutto il lavoro svolto in questi anni sempre con grande passione, ha creato e cresciuto la nostra associazione fino a farla diventare la realtà che è oggi. Io ho iniziato il mio percorso nella Signa Arretii nel 2007, dal 2009 sono entrato nel consiglio direttivo ricoprendo la carica di provveditore.

Cosa significa indossare gli abiti del vostro gruppo?

Significa rappresentare la nostra amata città, per questo è sempre una grande emozione e un grande privilegio. Negli anni per fortuna ho avuto la possibilità di indossare i costumi delle tre componenti della nostra associazione. Ho iniziato da fante poi mi sono vestito da vessillo ed infine da valletto recante la lancia d’oro nel 2019.

Non è stata votata solo la presidenza ma anche le altre cariche della associazione. Si tratta di un organo direttivo di continuità con quanto già costruito fino ad oggi dall’Associazione?

Si, è stato eletto tutto il nuovo direttivo che è formato da 4 consiglieri confermati e tre nuovi innesti, che si sono inseriti creando da subito un gruppo di lavoro unito e coeso che cercherà di continuare il lavoro fatto fino ad oggi.

Insieme agli altri comparti della Giostra, c’è stata anche per voi un’interminabile pausa per l’anno 2020 e si aprono adesso nuovi scenari. L’Associazione Signa Arretii come si è organizzata in questo periodo?

Abbiamo cercato di sfruttare la tecnologia a nostra disposizione, facendo riunioni e alte attività sociali a distanza. Sfruttando i nostri canali social abbiamo pubblicato una mostra fotografica virtuale dal titolo “Scatti d’autore”. Inoltre, abbiamo pubblicato delle interviste a vari autori di pubblicazioni, l’ultima risalente a qualche giorno fa, vede come protagonista Federico Canaccini.

Ho parlato di nuovi scenari e possibilità anche di cambiare. La Giostra ha margini di miglioramento?

La Giostra negli ultimi anni è cresciuta moltissimo migliorando anno dopo anno pur rimanendo la stessa, per questo io credo che tutto si possa migliorare ulteriormente, dobbiamo impegnarci tutti insieme per far crescere la Giostra sempre di più.

Signa Arretii non significa solo Giostra del Saracino. Quali altri appuntamenti e manifestazioni caratterizzano i vostri impegni?

In questi ultimi anni abbiamo cercato di promuovere sempre più eventi di promozione culturale attraverso varie mostre e conferenze oltre alla ricezione dei turisti nella nostra sede durante i giorni in cui si svolge la fiera antiquaria. Inoltre, nei prossimi giorni ricorre l’anniversario della battaglia di Campaldino, precisamente il giorno 11 giugno e come tutti gli anni ci vedrà impegnati nelle celebrazioni presso il Cantone di Arezzo in via Tripoli nel comune di Firenze, alla stele di Campaldino e in Duomo. Stiamo anche lavorando alla realizzazione in autunno di una cerimonia che spero riporterà attenzione in un’altra tradizione aretina ed infine stiamo sviluppando dei progetti per ricordare in questo anno così particolare l’anniversario dantesco e non solo.

È auspicabile che i vari gruppi e quartieri della Giostra collaborino sempre in maniera maggiore verso l’obbiettivo di promuovere la città e le sue tradizioni. In che modo questo fenomeno potrebbe rafforzarsi?

Lo si potrebbe realizzare in vari modi, uno di questi potrebbe essere quello realizzare un tour che comprenda luoghi più significativi della nostra città come, ad esempio, le sedi delle varie associazioni, in modo da dare al visitatore la possibilità di conoscere meglio la realtà della Giostra e delle associazioni che ne fanno parte.

Da Presidente di associazione hai un consiglio per gli Sbandieratori?

Sono stato eletto presidente da così poco tempo che non è facile dare consigli una realtà ben strutturata come quella degli Sbandieratori. Mantenere viva la passione che è alla base di ogni associazione, credo sia il modo per svolgere al meglio le proprie attività.

da “L’Alfiere” – n. II – 2021, pagg. 6-7