Martedì 8 novembre 1994 – La Nazione

Taiwan: per dodici giorni con le bandiere nazionali, si sono offerte al vento del Pacifico le bandiere del gruppo aretino. Ma cos’è Taiwan? È un’isola grande una volta e mezzo la Sicilia nella quale, nel 1949, trovò rifugio l’esercito di Mao. Ma, a quattro decenni da allora, Taiwan è una delle nazioni più industrializzate del mondo con riserve valutarie superiori a quelle della Germania. E in questo paese (a sette ore di distanza dal nostro calcolata in fusi orari) sono arrivati gli Sbandieratori.

Dopo l’inaugurazione delle “Settimane italiane” (rilancio dei nostri prodotti), le esibizioni destinate a richiamare l’attenzione del pubblico sull’iniziativa sono proseguite in altre città, raggiunte in autobus o in aereo, tra cui la vice capitale Kahosiung. Gli spettacoli quotidiani, davanti a folle che si sono lasciate conquistare dalla voce delle nostre bandiere, sono stati cinque in media; impegno formidabile sostenuto tuttavia in virtù dell’entusiasmo dei nostri ragazzi e l’incitamento, davvero formidabile, degli spettatori, bambini in prima fila.

Elogi quindi dalla signora Alice Hsu, vice presidente del Far Eastern Departement Stores, che ha ospitato il gruppo nei suoi modernissimi hotel. Nella circostanza, l’Azienda di promozione turistica di Arezzo, con la collaborazione della Regione Toscana, ha promosso il nostro territorio attraverso la divulgazione di bellissimi poster e di numerosi depliants.

A Taiwan nel nome di Piero e del Saracino con una grande partecipazione di pubblico

Vecchi costumi del Saracino e bandiere dei quartieri hanno caratterizzato la mostra nei grattacieli di The Mail; particolarmente ammirate le riproduzioni delle opere di Piero della Francesca presentate dalla Fondazione omonima di cui è responsabile Valentino Baldacci.

Ma ecco alcune significative valutazioni dell’importante trasferta.

Pasquale Livi, direttore tecnico: “Una impresa impegnativa, impensabile addirittura alla vigilia, quando non si conosceva il programma in dettaglio. Grazie dunque ai miei ragazzi e grazie anche al secondo gruppo che, durante la nostra assenza, ha colto un altro successo all’Aquila”.

Ugo Baldesi, direttore dell’Azienda di promozione turistica: “Un’esperienza molto interessante, sia per la prova di solidità, anche fisica, del gruppo, sia per le relazioni allacciate in quell’importante angolo del mondo, certamente utili anche al turismo e all’economia della nostra regione”.

Massimo Bianchini, tamburo maggiore degli Sbandieratori, con all’attivo oltre trecento trasferte: “Nessuno dei nostri viaggi è stato tanto impegnativo per i percorsi compiuti e le esibizioni effettuate a ritmo continuo. Siamo stati compensati tuttavia dalla soddisfazione di trovarci in mezzo a popolazioni tanto ospitali e in un paese meraviglioso”.

Carlo Dissennati, presidente: “L’avventura di Taiwan ha allargato i nostri orizzonti sul piano operativo ed ha consentito agli Sbandieratori di affondare sempre più le loro radici nel folklore storico internazionale. Molta fatica, senz’altro, ma anche molti risultati”.

Oltre ai personaggi citati, hanno preso parte alla trasferta Mario Boncompagni, Ivan Luttini, Stefano Bulletti, Massimiliano Livi, Pietro Ciabatti, Mirco Anatrini, Gabriele Gamberi, Rossano Gallorini, Edo Bonucci, Paolo Farsetti, Leonardo Calcini, Andrea Bellucci, Stefano Livi, Alberto Magi.