Lunedì 20 giugno 2011 – La Nazione – Saverio Crestini

Il Voto 10 non va solo ai giostratori di Santo Spirito e di Sant’Andrea. Voto 10 se lo meritano anche Sbandieratori e Musici. Perché le lacrime sono scese quando ad aprire la Piazza è stato Massimo Bianchini, per tutti “il Nonno”: solo là davanti allo stendardo dei suoi Sbandieratori, drappo che ha portato ovunque insieme al “suo” Pasquale Livi, rullando il tamburo per le strade e le piazze di tutto il mondo. Sabato era il primo a calcare la lizza, senza tamburo, ma solo con la sua presenza. Bastava quella per immortalare 50 anni di storia con il Gruppo più forte e conosciuto di sempre, 50 anni da protagonista.

Il saggio, ideato da Stefano Giorgini, nuovo direttore tecnico, è stato spettacolo puro. Nonostante il vento gli Sbandieratori hanno dato prova di avere grandi capacità tecniche, dove l’entrata in corsa, da togliere il fiato, ha preceduto un intreccio di lanci preludio di una genuflessione, quasi a rendere onore al tricolore di bandiere. Sulla lizza Giorgini è stato il perno di due salti mortali provenienti da direzioni opposte, roba che fuori Arezzo se la sognano. Impeccabile l’esecuzione dei ginnasti e dunque complimenti ai ragazzi di Ugo Coppini che hanno dato prova di essere sempre i numeri uno, in casa e in trasferta.

Bravissimi: gli Sbandieratori di Arezzo hanno sfoderato in piazza una prova maiuscola con figure ardite e innovative

Anche i Musici della Giostra hanno pensato bene di continuare a farci battere forte il cuore: l’inconfondibile “Sigla Pietri” che risuonava da via Borgunto è esplosa in piazza, placata dal passo cadenzato che prepara lo schieramento per il grido di battaglia. L’esecuzione dell’Inno di Mameli ha sancito la bravura di questi ragazzi. Voto 10 pure a loro che hanno fatto urlare a squarciagola l’inno come in una finale dei mondiali di calcio. Per una volta sembrava davvero che il cuore dell’Italia fosse lì, ad Arezzo, nella nostra Piazza Grande. Per un soffio di minuti il tempo si è fermato nel tripudio della Giostra del Saracino.