La parola ad uno dei personaggi più rappresentativi della nostra Associazione e del mondo della Giostra, Stefano Giorgini, che ci spiegherà le particolarità dell’esibizione appena passata e le coreografie di quella di settembre.

Direttore tecnico, quali sono state le novità introdotte in occasione del saggio dell’edizione straordinaria della Giostra di agosto?

«L’esibizione del 27 agosto, in occasione della Giostra del Giubileo della Misericordia ha visto il gruppo sbandierare insieme ad alcuni ex sbandieratori. Il saggio si è sviluppato sia nella parte superiore che in quella inferiore della piazza, mentre nella parte centrale hanno lavorato gli ex.

La difficoltà principale è stata quella di scambiare tra le due parti della piazza con precisione e di avere tutti lo stesso tempo visto che in piazza c’erano contemporaneamente 24 alfieri. Il saggio ha anche presentato tante figure nuove, con la splendida conclusione della parte acrobatica. È stata davvero un’esibizione particolare e personalmente molto emozionante per la presenza di alfieri che hanno fatto la storia del nostro gruppo».

Stefano, sei soddisfatto dell’esibizione dei tuoi ragazzi?

«Assolutamente sì, sono stati tutti bravissimi. Devo ringraziare tutti, giovani e meno giovani, sbandieratori, trombe e tamburi per l’impegno dimostrato durante gli allenamenti e per l’ottima esibizione fatta. Sicuramente noi non ci accontentiamo mai e puntiamo al massimo, cercando sempre di migliorarci, ma devo dire che anche stavolta è veramente difficile trovare delle sbavature. E sono sicuro che anche il saggio di settembre riscuoterà lo stesso successo.

A proposito di settembre, cosa hai preparato per questa occasione?

«Nell’edizione di settembre il gruppo, accompagnato dai nostri musici che eseguiranno alcuni brani, diventati ormai classici del repertorio, occuperà tutta la piazza con 4 gruppi di sbandieratori composti da cinque alfieri. Ogni gruppo sarà rappresentato da un singolista che avrà in mano le bandiere dei quartieri e si esibirà all’interno di un quartetto. In questa fase i nostri musici occuperanno tutta la lizza. Infine verrà rappresentata la schermaglia con delle importanti novità rispetto al solito».

da “L’Alfiere” – n. II – 2016, pag. 3