Esordisco scusandomi con il Presidente, a cui avevo promesso che mai avrei scritto sul suo conto, ma mi sembrava ineducato non riservare anche a lui una piccola presentazione, lasciando peraltro incompleta la rubrica. Cominciamo con il dire che Il sommo poeta lo avrebbe senza dubbio collocato nel quarto girone dei dannati, allorquando nel settimo canto dell’Inferno ebbe l’ardire di trattare gli avari. Sì perché Giovanni riserva un’attenzione maniacale alle casse dell’Associazione. Come dimenticare le lamentele di coloro che in sede trovano il frigorifero spento, perché qualcuno lo ha staccato. Come non ricordare la vendita in prima persona delle bandierine del gruppo in occasione degli allenamenti estivi. Come non pensare al logo del 5 x mille da lui ideato e spiattellato ovunque. La leggenda narra addirittura che nelle torride notti estive, sia solito spegnere anche l’interruttore generale di casa (risparmiando così 2,57 euro al giorno), gettando nel più profondo sconforto moglie e figlia, che proprio per evitare di deambulare nell’oscurità alla disperata ricerca di un sorso d’acqua fresca, ha deciso di lasciare l’Italia, trasferendosi nell’opulente Svizzera. Scherzi a parte, però, quello che più conta è che Giovanni è veramente una brava persona, una di quelle che non è facile trovare al giorno d’oggi e ricopre il ruolo apicale della nostra Associazione con una dedizione e un’umiltà mai viste prima. Tutti i soci possono stare certi che nelle sue mani l’Associazione non farà mai il passo più lungo della gamba e le sue casse avranno lo stesso livello di sicurezza del deposito aurifero di Paperon de’ Paperoni. Giovanni ti vogliamo bene così!!!

da “L’Alfiere” – n. IV – 2020, pag. 15