Intervistiamo in questo numero de l’Alfiere, l’Ingegnere Alessandro Ghinelli, Sindaco della Città di Arezzo, nella sua veste di Presidente Onorario dell’Associazione Sbandieratori. Questo perché nello Statuto del sodalizio è proprio previsto, fin dalla nascita nel 1964, che il Sindaco protempore della Città, avrebbe rivestito anche questo ruolo

Signor Sindaco, quando è entrato in carica e Le hanno comunicato le sue tante competenze, deleghe, insomma quando le hanno consegnato la “valigetta con i codici”, sapeva che sarebbe stato anche Presidente Onorario dell’Associazione Sbandieratori di Arezzo? Che effetto Le ha fatto, come ha vissuto e vive – nel corso del Suo mandato – questa posizione?

No, non lo sapevo inizialmente. Mi fu comunicato successivamente dal Presidente allora in carica, in occasione di una delle riunioni conviviali che la vostra – anzi potrei dire ora, la nostra – Associazione celebra ogni anno il 28 di dicembre. E devo dire che mi ha fatto molto piacere e mi onora, perché indubbiamente gli Sbandieratori rappresentano la Città di Arezzo, ne sono fra i principali alfieri e rappresentanti. Colgo l’occasione per auspicare una sempre maggiore collaborazione e sinergia con l’Amministrazione Comunale che proprio attraverso la figura del Sindaco può e deve interagire con l’Associazione, alla quale confermo comunque l’apprezzamento e la riconoscenza, certo di interpretarla, di tutta la Città.

Ha avuto mai qualche occasione di partecipare, in Italia e anche all’estero, a trasferte insieme al Gruppo? Che impressione, che ricordi, che esperienze ne ha tratto?

No, in maniera diretta e con il Gruppo no, ma mi è capitato di essere presente insieme ai ragazzi a Roma, in occasione della consegna della Lancia d’Oro speciale che fu consegnata a Papa Francesco, insieme a tutto il mondo della Giostra del Saracino e posso testimoniare sull’impeccabile comportamento e sulla grande qualità della esibizione che fu presentata in quella occasione, Però, visto l’assist, informo la redazione del L’Alfiere che mi piacerebbe molto e che sarebbe auspicabile una mia presenza ad una importante trasferta degli Sbandieratori!!

Proprio in questi giorni ha iniziato la sua attività la Fondazione Arezzo Intour, della quale gli Sbandieratori sono fra i soci sostenitori. Che significa tutto questo?

Si, la Fondazione è nata proprio di recente, con lo scopo di far conoscere in Italia e nel Mondo, Arezzo e le sue bellezze, soprattutto rispetto ai grandi operatori nazionali ed internazionali e la promozione di questa “aretinità” che tutti ci invidiano ed apprezzano è la missione di Arezzo Intour. In questo contesto e con ruoli diversi, tanti sono gli attori e i protagonisti e indubbiamente gli Sbandieratori di Arezzo ne sono una delle componenti essenziali e fondamentali.

In Città, durante tutto l’anno sono tante le occasioni in cui gli Sbandieratori presenziamo ad eventi e/o iniziative, questo anche insieme ai Musici e alla Associazione Signa Arreti. La Giostra del Saracino evidentemente è un elemento di attrazione e identificazione di Arezzo?

Senza dubbio è così. Questa manifestazione caratterizza e rappresenta al meglio la storia, la cultura e le tradizioni di Arezzo e quando ad Arezzo si svolgono eventi o sono presenti personalità di spicco dello scenario mondiale, l’Amministrazione è fiera di presentare ed accogliere gli ospiti con le sue eccellenze e la Giostra, gli Sbandieratori, insieme agli altri ne sono gli elementi di punta. Anzi, colgo l’occasione per sottolineare e auspicare sempre una maggiore collaborazione fra queste realtà, anche alla luce della prossima riorganizzazione della Istituzione Giostra del Saracino, perché solo il gioco di squadra e la corretta interpretazione del proprio ruolo possono veramente permettere il salto di qualità ulteriore e il raggiungimento degli obbiettivi che sono comuni e nell’interesse esclusivo della Città. Penso anche ai Quartieri, i quali al di là dell’aspetto tecnico-organizzativo all’interno della manifestazione, hanno un ruolo fondamentale sulla vita associativa all’interno della comunità, una sorta di presidio del territorio che tanto fanno – e questo va riconosciuto – e tanto ancora possono fare per aggregare e consentire la socializzazione di tutti gli appassionati, soprattutto giovani, che gravitano intorno alla Giostra del Saracino.

La nostra cordiale e piacevole chiacchierata con il Sindaco si conclude, con l’impegno da parte dell’Associazione Sbandieratori di averlo ospite, compatibilmente con i suoi innumerevoli impegni, in una prossima trasferta del Gruppo, a rappresentare al meglio e al massimo livello la nostra splendida Città.

da “L’Alfiere” – n. IV – 2018, pagg. 2-3