Quest’anno, come noto, la prima domenica di settembre cade il giorno 3 e per la decima volta si correrà giostra in data 3 settembre. Per tornare alla prima giostra corsa nella stessa data occorre fare un salto indietro nel tempo di ben 62 anni.

Era il 1961 e la XXXVII edizione della giostra è entrata nella storia del Saracino per diversi motivi.

Gli Sbandieratori in Piazza in occasione della Giostra del 1961

Innanzi tutto, un aspetto di natura organizzativa: l’ordine di ingresso dei figuranti in Piazza Grande, così come lo conosciamo oggi, viene stabilito proprio in questa edizione, sulla base di un “canovaccio” di regia del compianto Fulvio Tului. Da questo punto di vista merita di essere ricordato anche che la Giostra del 1961 si arricchisce della presenza del neonato Gruppo Sbandieratori, che si esibisce per la prima volta in Piazza.

In secondo luogo, l’edizione del 1961 è una delle prime ad avere una dedica particolare, il centenario dell’Unità dell’Italia. Prima di essa si ricorda l’edizione straordinaria del 1960 dedicata ai Giochi della XVII Olimpiade, mentre sarà soltanto a partire dal 1981 che le lance d’oro avranno una dedica specifica.

Infine, unico caso nella storia della Giostra del Saracino, al termine delle prime carriere viene fatta una nuova estrazione per decidere l’ordine delle seconde.

Tutto ciò, unito alla caratura dei giostratori impegnati, lasciava presagire un’edizione ricca di colpi di scena.

Porta Santo Spirito si presentava in Piazza con una coppia formidabile, composta da Donatino e Tripolino, che aveva vinto 2 delle ultime 3 edizioni e che avrebbe vinto ancora negli anni a venire.

Porta Sant’Andrea, che dalla vittoria del 1939 targata Ivo Bottacci e Alessandro Ghinassi aveva vinto solo la Giostra del 1957 proprio grazie a Tripolino in coppia con Bottacci, affiancava ad Assuero Favi proprio il veterano Alessandro Ghinassi, rientrato dopo esperienze non certo entusiasmanti anche in altri quartieri.

Porta Crucifera, che aveva comandato in Piazza per tanti anni con Arturo Vannozzi (in coppia quasi sempre con Tripolino), viveva un momento di rinnovamento e si affidava a Ferdinando Leoni e Marino Gallorini, fratello del più blasonato Donato.

Infine Porta del Foro, che da qualche anno aveva affiancato ad Antonio Chianese proprio Arturo Vannozzi, che dopo 12 trionfi rosso-verdi si era accasato con la Chimera, vincendo la Giostra straordinaria del 1960.

La Lancia d’Oro del 1961, dedicata al centenario dell’Unità d’Italia

Tutto lasciava presagire un’altra sfida tra Porta Santo Spirito e Porta del Foro, ma le prime carriere si conclusero con un certo equilibrio: al 3 di Leoni per Porta Crucifera, rispose il 2 di Ghinassi per Porta Sant’Andrea, il 3 di Chianese per Porta del Foro e il 3 di Tripolino per Porta Santo Spirito. Insomma, tutto rimandato alle seconde carriere per le quali, come detto, venne fatta una nuova estrazione.

Si porto quindi sulla lizza Donatino per Porta Santo Spirito che marcò 3 punti, portando il totale a 6. Dopo di lui il fratello Marino per Porta Crucifera che ne eguagliò il punteggio, ma perdendo la lancia escluse il suo quartiere dai giochi.

La penultima carriera è la celebrazione del campione Arturo Vannozzi che centra il 5 (primo e ultimo della sua gloriosa carriera) e indirizza la lancia verso il quartiere della Chimera.

Manca solo l’ultima carriera, quella di Assuero Favi per Porta Sant’Andrea, che può solo sperare nella rottura della lancia. Incredibile! Dopo l’impatto col buratto la lancia si spezza e la Piazza attende con ansia il verdetto dell’araldo: “il secondo cavaliere del Quartiere di Porta Sant’Andrea ha marcato punti 2, ma avendo spezzato la lancia nell’impatto con il buratto marca punti 4”. Non bastano, sarebbe servito almeno un 3 per andare agli spareggi con Vannozzi e Chianese e negare il settimo trionfo ai rivali di Porta del Foro.

La lancia d’oro è giallo-cremisi, per Vannozzi è il 14 successo, il secondo con Porta del Foro dopo i 12 con Porta Crucifera, l’ultimo di una meravigliosa carriera.

Sei anni più tardi, ironia della sorte, il 3 settembre sancirà l’ultima vittoria, anche in questo caso la quattordicesima, di Donatino, che regalerà la lancia numero 14 a Porta Santo Spirito.

Altre volte si è poi corso il 3 settembre e le vittorie sono andate a Porta Santo Spirito (1972, 1978 e 2006), Porta Sant’Andrea (1989 e 2017) e Porta Crucifera (1995 e 2000).

Tutto è pronto per la prossima sfida, quella del 3 settembre 2023: in bocca al lupo a tutti e, come sempre, che vinca il migliore!

da “L’Alfiere” – n. III – 2023, pagg. 8-9

Romano Junior Vestrini