La Giostra del Saracino è una delle dimostrazioni più evidenti di quanto sia importante il gioco di squadra, in modo particolare del ruolo fondamentale ricoperto dalla “coppia”. È infatti determinante il binomio giostratore-cavallo e, forse ancora di più, l’affiatamento tra i due cavalieri. È proprio di questo secondo aspetto che vogliamo occuparci in questo numero, inaugurando così la rubrica dedicata alle coppie plurivincitrici della Giostra del Saracino.

Molte sono state quelle che hanno fatto la storia e la fortuna di un quartiere, monopolizzando spesso un intero decennio. È sicuramente il caso della coppia composta da Martino Gianni e Maurizio Sepiacci, capace di dominare gli anni ’90, regalando al quartiere bianco-verde ben 8 lance d’oro su 18 giostre disputate.

Questo risultato straordinario è ancor più eccezionale se si considera che negli stessi anni la piazza era calcata da altre coppie celebri e a loro volta vincenti.

Per tutto il quadriennio 1991 – 1994, la storia della Giostra è infatti il racconto della grande rivalità tra Porta Sant’Andrea e Porta Crucifera, tra la coppia Gianni-Sepiacci (5 giostre vinte) e la coppia Filippetti-Vannozzi (3 giostre vinte). Dal 1995 invece i principali antagonisti diventano senza dubbio i fratelli Veneri, capaci di ottenere in soli 6 anni ben 5 vittorie, contro le 3 della coppia bianco-verde.

Tutto ha inizio il 25 agosto 1991, in una maniera tutt’altro che banale. Per Porta Sant’Andrea, ad affiancare l’ormai titolarissimo Martino Gianni, che aveva già vinto 4 giostre (2 nel 1984 in coppia con Vincenzo Verità e due in coppia con Franco Ricci, datate 1989 e 1990), si affaccia il giovane Maurizio. Forse tradito dell’emozione, Sepiacci esordisce con un misero 2, mentre Martino con 4 punti porta il suo quartiere agli spareggi. Comincia però a piovere: giostra sospesa! Si ricorre l’8 settembre.

Passa solo una settimana e siamo al primo settembre, in cui è in programma la seconda giostra del 1991: il quartiere bianco-verde è ultimo, Sepiacci fa il suo dovere centrando un ottimo 4. Fa lo stesso nella seconda carriera anche Martino, che poi sconfigge agli spareggi Mario Capacci per Porta del Foro. È questa la prima lancia d’oro vinta dalla coppia Martino Gianni e Maurizio Capacci.

Nemmeno il tempo di festeggiare, che c’è da recuperare la giostra del 25 agosto: dopo il 3 di Mario Capacci per Porta del Foro e il 4 di Eugenio Vannozzi per Porta Crucifera, è proprio la volta di Sepiacci, che colpisce un bellissimo 4 ma, sciaguratamente, perde la lancia, estromettendo così anzitempo il quartiere bianco-verde dalla gara. Nella seconda carriera Martino colpisce il 2 e Porta Crucifera si porta a casa la sua 24° lancia d’oro, dopo aver sconfitto agli spareggi Porta Santo Spirito.

La stessa storia si ripete anche nel 1992: il 30 agosto Sepiacci viene sostituito da Silvano Gamberi e la lancia d’oro si tinge di rossoverde. A settembre però Maurizio e Martino stravincono con un magnifico 4+4. È la lancia numero 19 del quartiere bianco-verde, la seconda della coppia Gianni-Sepiacci, la sesta di Martino.

Il 1993, oltre ad essere l’anno dell’esordio dei fratelli Veneri per Porta del Foro, è l’anno del capolavoro di Martino che, praticamente da solo stravince l’edizione di settembre. Dopo la delusione patita il 29 agosto (giostra a Porta Crucifera, dopo il 2 di Maurizio e il 4 di Martino), la storia sembra ripetersi anche 7 giorni più tardi. La prima carriera si conclude con Porta Sant’Andrea che sembra ormai fuori dai giochi. Luca Veneri e Marco Filippetti hanno marcato 4 punti, Franco Ricci, passato a Porta Santo Spirito ne ha totalizzati 3, Maurizio Sepiacci nuovamente solo 2. La seconda carriera registra il 3 di Gabriele Veneri, il 2 di Eugenio Vannozzi e il 4 di Davide Tredozi. Porta Crucifera è fuori dai giochi, Porta del Foro e Porta Santo Spirito sono agli spareggi in attesa dell’ultima carriera, quella di Martino. Ha una sola possibilità: fare 5 e portare agli spareggi anche Sant’Andrea. Manco a dirlo, Martino centra il pomodoro e si va agli spareggi. La sfida è con Luca Veneri, che si deve piegare solo di fronte alla rottura della lancia di Martino, bravissimo e pure fortunato.

Anno 1994: Porta Sant’Andrea, e la sua coppia, tocca l’apice. Dopo il trionfo della prima edizione (4 di Maurizio, 4 di Martino), il 4 settembre si corre una giostra indimenticabile per i colori bianco-verdi: quella del secondo cappotto, e per ora ultimo, della storia di Porta Sant’Andrea, centrato a soli 7 anni di distanza dal primo, quello targato Ricci e Montefiori. Anche stavolta Maurizio e Martino chiudono con 8 punti ma, a differenza dell’edizione precedente, fanno lo stesso anche Porta del Foro e Porta Crucifera. Si va agli spareggi tra Luca Veneri, Martino Gianni e Marco Filippetti: marcano tutti 4 punti. È chiaro che per vincere ci vuole qualcosa di più: durante la seconda tornata, ecco il capolavoro di Martino. Dopo il solito 4 di Luca Veneri, il “Re della Piazza” cancella il 5. Filippetti non riesce ad imitarlo e per Sant’Andrea è festa grande: secondo cappotto e lancia d’oro numero 22 (la quinta della coppia Gianni-Sepiacci in soli 4 anni).

L’anno successivo la coppia non convince. Durante la prima edizione stecca Martino, durante la seconda invece sbaglia Maurizio. Ad approfittarne sono i fratelli Veneri al loro primo successo e la coppia Marco Filippetti e Vannozzi, non Eugenio ma il figlio Alessandro.

Il 1996 ricalca esattamente il 1995: sono ancora i fratelli Veneri a vincere la prima edizione, nonostante l’ennesimo 5 centrato da Martino. A settembre invece torna al successo, dopo un digiuno che durava dal 1984, il quartiere della Colombina, grazie alla lancia spezzata sul 3 da Piergiovanni Capacci.

Considerate le difficoltà dell’ultimo biennio, la dirigenza bianco-verde decide di sostituire, per la giostra di giugno 1997, Sepiacci con un altro Gamberi, Gabriele, il figlio di Silvano. La crisi però continua (Gabriele marca 2 punti, Martino 3) e a trionfare è ancora Porta del Foro, con i fratelli Veneri.

La giostra di settembre rappresenta la famosa ultima spiaggia: viene richiamato Sepiacci, a cui viene affiancato il giovanissimo Enrico Vedovini, in sostituzione di Martino, che si ferma per alcuni dissidi interni al quartiere. È una disfatta: Porta del Foro e Porta Crucifera si giocano il successo disputando ben 8 spareggi a suon di 4, ma si fa buio e la giostra viene rinviata. È il classico segno del destino. La settimana successiva torna in sella Martino e la coppia sembra ritrovare il giusto affiatamento: 4+4 e si va agli spareggi, insieme a tutti gli altri quartieri. Durante il primo spareggio esce dai giochi Porta del Foro, nel secondo fanno tutti 4, nel terzo Alessandro Vannozzi e Martino Gianni piegano le resistenze di Porta Crucifera. Si arriva così alla quarta tornata: Lucio Antici prova a forzare ma marca solo 2 punti, offrendo così a Maurizio Sepiacci l’occasione migliore per tornare al successo, che coglie prontamente totalizzando 3 punti.

Rinfrancato dal successo ritrovato, il quartiere di Porta Sant’Andrea vince anche l’edizione di giugno 1998. Come a settembre dell’anno precedente, l’eroe è Maurizio Sepiacci, il quale chiude la piazza con uno spettacolare 5 che, sommato al 4 della prima carriera di Martino, consente di evitare gli spareggi con i temibilissimi fratelli Veneri, che trionfano invece nell’edizione di settembre.

Anno 1999: la giostra di giugno passerà alla storia come la giostra delle lance spezzate, ben 3 (2 sul 4 da Gabriele Veneri e Maurizio Sepiacci e una sul 5 da Carlo Farsetti di Porta Santo Spirito). Alla fine delle 8 carriere il tabellone segna 8 punti per Porta Crucifera, 10 per Porta del Foro, 12 per Porta Sant’Andrea e 13 punti per Santo Spirito, che vince così una giostra decisamente fuori dagli schemi. Nell’edizione di settembre però il quartiere di Porta Sant’Andrea dimostra per l’ultima volta la propria superiorità (5 di Martino e 4 di Maurizio): lancia d’oro numero 25 per il quartiere bianco verde e numero 8 per la coppia.

L’anno 2000 segna, dopo 3 giostre senza vittorie (da ricordare quella persa all’undicesimo spareggio contro Porta Crucifera il 3 settembre), l’addio di Sepiacci e il conseguente definitivo scioglimento di una delle coppie più vincenti della storia del Saracino.

Martino continuerà per altri 3 anni, vincendo la tredicesima e ultima giostra della sua strepitosa carriera il 21 giugno 2003, in coppia con Enrico Vedovini. Proprio quello sarà il primo trionfo di Enrico che, dall’anno successivo inaugurerà un’altra coppia formidabile, quella composta da lui e da Stefano Cherici.

da “L’Alfiere” – n. I – 2020, pagg. 6-7.